Oramai sta diventando una cosa ciclica. Ogni tanto qualche universitario impegnato in qualche ricerca ci chiama e chiede di incontrarci per saperne di più di noi, sia come associazione Onlus sia come scuola popolare. Tutto questo un po’ di soddisfazione e diciamo pure orgoglio ce li dà: perché è la conferma che Alfabeti sta diventando sempre più un punto di riferimento per chi voglia capire o studiare o riflettere sul quartiere di San Siro e sulle sue molteplici realtà.
E così, qualche settimana fa, ci hanno telefonato quattro studentesse del Politecnico, chiedendo un incontro in sede.
La nostra volontaria Bianca, della Scuola Donne e che è responsabile nell’associazione dei rapporti col quartiere, e il sottoscritto, come vicepresidente, hanno incontrato Debora (24 anni), Annalisa (23), Cristina (24) e Chiara (23) che frequentano la facoltà di Design della comunicazione (grafica, web, interaction, editoria ecc), inserita nel Politecnico ma con sede alla Bovisa. Le ragazze, dopo i tre anni di laurea, stanno ora finendo il biennio della Magistrale e per luglio, ci hanno spiegato, dovranno avere pronto il loro progetto che consta di “come comunicare il distretto creativo”.
Passo indietro: tempo fa l’Unesco ha nominato Milano “città creativa” e le nostre dottoresse in erba devono creare un apposito format di comunicazione per dimostrare come davvero Milano sia e resti una città creativa. L’idea è coordinata dal loro docente, il professor Giovanni Baule, che ha creato 9 gruppi di studenti che stanno setacciando tutti i quartieri di Milano e, alle nostre quattro, sono capitati sia San Siro che il QT8. Bell’impegno, non c’è che dire!
Da qui un lavoro a tappeto di identificazioni del sociale e di tutte le correnti che percorrono il tessuto del quartiere.
“Il nostro compito – spiegano loro – è comunicare come questo quartiere sia creativo e in effetti abbiamo scoperto che lo è davvero per la quantità e la varietà di associazioni di quartiere che lo animano, tra cui Alfabeti, una realtà che ha subito attratto la nostra attenzione”.
Inutile dire che abbiamo spiegato in abbondanza alle nostre quattro studentesse gli scopi dell’associazione e le modalità con cui ci muoviamo. E siamo molto curiosi ora di vedere come finiremo dentro il loro studio. Intanto, anche se da qui a luglio ci manca parecchio, auguri per una brillante tesi a Debora, Annalisa, Chiara e Cristina!
Nella foto in alto le quattro studentesse del Politecnico in visita ad Alfabeti
Gianni Pianetta