Proiezione al Cinema Beltrade
Domenica 16 febbraio 2025 appuntamento a Cinema Beltrade: la proiezione del film “Sì Chef, la Brigata”, riservata alle studentesse e agli studenti delle scuole di lingua italiana della Rete delle Scuole senza Permesso, ha visto la folta ed entusiastica partecipazione di un gruppo di allievi e allieve di Alfabeti.
Il film, doppiato e sottotitolato in lingua italiana, ha avuto ovviamente un valore “didattico”, costituendo un notevole esercizio di ascolto e comprensione, ma è stato anche e soprattutto una occasione di svago e di amicizia tra e con gli studenti, nonché di incontro con tanti altri allievi e insegnanti impegnati nello studio della lingua italiana nelle diverse scuole della città.
La trama del film e le storie dei suoi protagonisti hanno “parlato” alla realtà dei tanti spettatori in modo diretto ma con il tocco leggero dei toni scelti dalla regia, consentendo a tutti di riconoscersi con un sorriso e soprattutto con molta fiducia e ottimismo.
Nella storia della Chef Cathy Marie, trovatasi più per caso che per scelta a organizzare la mensa di un centro di accoglienza per giovani migranti, sono presenti tutti gli ingredienti (è il caso di dire) delle tante vicende personali che portano le persone a scegliere di lasciare la propria terra per cercare opportunità di vita altrove. Fatica, diffidenza, solitudine ma anche supporto, alleanza, impegno, passione e creatività: sono tanti i sentimenti che si sovrappongono nell’incontro tra la cuoca francese e i giovani migranti che gradualmente trovano il modo di capirsi, accettarsi e di lavorare insieme.
Il film mostra molto bene come alla base di questo percorso di conoscenza e di alleanza professionale ci siano la capacità di ascoltare senza pregiudizio, di condividere le proprie competenze e di lavorare sul potenziale di ciascuno, di stabilire e rispettare le regole (in primis quelle di studio e di impegno sul lavoro) e di divertirsi insieme riuscendo a sviluppare cose nuove e originali.
Il film ci suggerisce anche che per raggiungere l’obiettivo sfidante di ottenere il lavoro di apprendista cuoco e il relativo permesso di soggiorno è necessario essere aiutati a farsi conoscere e a mostrare le proprie capacità alla società.
In modo eclatante e fiabesco la cuoca Cathy Marie riesce a farlo tramite il reality show presentando al pubblico televisivo le competenze culinarie dei suoi allievi. In altro modo è anche ciò che intendono realizzare le scuole di italiano per le persone migranti che arrivano qui in Italia: impegnarsi insieme nello studio della lingua, il primo strumento per farsi conoscere, per mostrare a tutti le proprie capacità e per cogliere la possibilità di inserirsi nel lavoro e nella società civile con dignità e con la propria personale originalità.
L’applauso e la commozione finale confermano che il messaggio ha colto il cuore e la sensibilità di studenti e insegnanti: c’è molto di cui parlare in classe nei prossimi giorni, sia dal punto di vista più didattico della comprensione dei termini e dei dialoghi che per ciò che riguarda lo spirito della storia.
Ma anche l’esperienza della visione del film e della potenza emotiva ed evocativa del cinema sono elementi che vale la pena approfondire e coltivare: la vita ha una sua poesia sempre e l’arte, anche quella cinematografica, può farla emergere e valorizzare rendendola talento e strumento personale.