In attesa del resoconto ufficiale dell’evento “La bellezza non ha quartiere” che Alfabeti ha realizzato in via Abbiati sabato 13 dicembre 2014, vi presentiamo una bella sintesi che la nostra volontaria Sara ci ha scritto a caldo la sera stessa dopo l’evento.
La mia prima reazione è stata: ma che c’entra fare una festa sul tema della pulizia delle strade, con una scuola di Italiano? E soprattutto: come si fa a improvvisarsi attori in un flash mob, senza un vero coreografo, un vero regista, ecc.? Ma la forza di Alfabeti è anche questo: buttarsi in nuove avventure con molta buona volontà anche senza avere competenze o esperienze specifiche. E’ lo stesso quando si inizia a insegnare italiano agli stranieri: non l’hai mai fatto, magari l’hai visto fare da qualcun altro, hai un po’ di paura ma vedi che sono tanti gli studenti che attendono e così ti lanci, pensando che tanto il peggio che può succedere è che non ti ascolteranno. E allora ho cominciato a rendermi conto che la via Abbiati non la troviamo orrenda, sporca, invivibile solo noi volontari (italiani), ma che quello schifo, mobili abbandonati, cacche dei cani, auto parcheggiate male, danno fastidio anche agli studenti (stranieri) e agli abitanti della zona. Così io e altri 8 tra volontari e studenti ci siamo lasciati trascinare: Laura, Alessia, Marina, Moreno, Fabio, Ulyano insieme a Miguel e Shin abbiamo inscenato per strada un coreografico duello in musica fra cattivi “sporcatori” e buoni “pulitori”, con l’arrivo finale di una Regina della Primavera che ha messo tutti d’accordo sull’importanza di non trattare le strade della città come una discarica. Tutto intorno, tra tanti abitanti del luogo, volontari e allieve e allievi di Alfabeti e con tanti bambini, piante di ogni tipo, acquistate o ricevute in regalo, venivano distribuite nel vicinato e piantate, per estendere l’azione di guerrilla gardening iniziata qualche tempo fa con la creazione del primo angolo verde sotto le finestre di Alfabeti.
Una festa come questa non elimina i problemi economici di Alfabeti, recentemente apparsi anche sul Corriere della Sera e su Repubblica, e certamente non cancella le difficoltà che vivono tutti gli stranieri in Italia. Ma è stato un bellissimo momento di incontro fra abitanti e frequentatori di via Abbiati, spesso divisi in fronti separati fra italiani e immigrati, che hanno scoperto di avere una cosa in comune: sono tutti felici di condividere una via più pulita, bella e vivibile.
Grazie Sara per aver condiviso con noi le tue sensazione ed emozioni.