In visita ad Alfabeti due candidati delle prossime primarie del centrosinistra per il nuovo sindaco di Milano
Nei giorni scorsi, a distanza di 24 ore uno dall’altra, due candidati per le primarie del centrosinistra a Milano hanno chiesto di poter venire nella sede di Alfabeti, durante il loro giro elettorale nel quartiere di San Siro, per poter conoscere la realtà della nostra onlus. Volentieri abbiamo aderito alla richiesta, non perché Alfabeti si schieri con qualcuno o perché prenda posizione nella campagna che sfocerà nell’elezione del nuovo sindaco di Milano, ma semplicemente perché ci è sembrato giusto e profittevole far conoscere la nostra realtà e le nostre problematiche (oltre alle difficoltà…) a chi potrà un giorno governare la nostra città.
Ecco dunque arrivare in via Abbiati a trovarci, la mattina di giovedì 21 gennaio, Giuseppe Sala, detto Beppe (57 anni). Accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza e da un nutrito numero di esponenti del Consiglio di zona e del quartiere, Sala è stato accolto dalla nostra presidente Sara Pupillo e da Gianni Pianetta che cura l’ufficio stampa. Sala, che come tutti sanno, è stato commissario unico dell’Expo 2015, è laureato in Economia aziendale all’Università Bocconi e, dopo varie esperienze manageriali di alto livello, dalla Pirelli alla Tim, alla Telecom, è poi approdato al Comune di Milano in veste di direttore generale nominato dalla Giunta Moratti per poi essere chiamato dal Governo Letta a creare l’Expo milanese.
La nostra Sara ha raccontato brevemente al dottor Sala la storia di Alfabeti, la divisione dei due rami in Scuola donne al mattino e Scuola serale, il senso del nostro impegno, sia ideale che pratico in una realtà non sempre semplice come quella del quartiere. Sala si è dimostrato molto interessato facendo specifiche domande a Sara: “Insegnate solo italiano? La scuola del mattino è frequentata solo da donne arabe? Avete studenti stranieri che riescano a insegnare l’italiano a loro volta? Gli studenti sono tutti del quartiere o provengono anche da altre parti? Esiste un diploma specifico per insegnare italiano agli stranieri? Avete avuto problemi di sicurezza qui in zona?”. Una raffica di domande che ha dimostrato un interessamento non solo di facciata cui Sara ha risposto puntualmente. Così come la presidente ha fatto presente che, tra le nostre difficoltà, sicuramente la più sostanziosa è quella di un affitto esagerato per una onlus che svolge un compito sociale e che l’Aler, nostra “padrona di casa”, sostiene sia già “facilitato”. A sentire la cifra, Sala ha sbarrato gli occhi ed è sbottato in un diretto “Ma è fuori di testa!”.
Anche l’assessore Carmela Rozza, intervenendo prima dei saluti finali, ha ribadito come il Comune, nel prossimo mandato, non potrà non tener conto di come intervenire sostenendo nella pratica le realtà di volontariato sociale nel territorio.
Stessa cosa espressa dall’altro candidato, la vicesindaco Francesca Balzani che ci ha fatto visita sabato 23, accompagnata da Paolo Limonta, responsabile dei comitati elettorali per la campagna della Balzani. 49 anni, genovese, madre di tre figli, Balzani è un’esperta tributarista; è stata assessore al Bilancio al Comune di Genova, poi eletta europarlamentare del Pd e nel 2013, su invito del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, è entrata nella Giunta milanese come assessore al Bilancio, Patrimonio e Tributi; dall’anno scorso è anche vicesindaco della città. Anche a lei Sara ha spiegato la realtà di Alfabeti, collocandola nella piu ampia realtà del quartiere a forte presenza di immigrati. La Balzani ha voluto sapere da quanto esiste Alfabeti, mostrando stupore per il numero dei volontari (“addirittura 70? accidenti!”) e molto interesse per il nostro impegno (“Si fidelizzano? E’ bello che sappiate anche creare una comunità tra di voi”). Naturalmente anche Francesca Balzani ha espresso viva contrarietà quando Sara è passata alle dolenti note dell’affitto della sede, mentre il sottoscritto ha fatto presente la necessità che il Comune sia più consapevole e attivo nel sostenere le realtà del volontariato nel territorio. E su questo anche la vicesindaco ha convenuto, concludendo l’incontro.
Certo, in campagna elettorale le promesse e le attenzioni sono tante e tutti sappiamo che, quasi sempre, “passata la festa, gabbato lo santo”. Tuttavia è importante che Alfabeti si faccia conoscere e venga conosciuta e che, soprattutto, le istituzioni riconoscano il nostro ruolo e i bisogni dei nostri studenti. E non c’è dubbio che il primo passo sia la conoscenza reciproca e aprire canali e contatti.
Gianni