Sfruttando la pausa forzata, abbiamo pensato che fosse venuto il tempo per dare un nuovo look alla nostra sede storica di via Abbiati 4
Si è subito posto il problema con quale colore sostituire l’ormai vecchia tinta arancione che, non si sa più da quanto tempo, colorava la nostra scuola. Naturalmente, essendo responsabile per la manutenzione delle nostre due sedi, l’incarico di procedere è caduto sul sottoscritto. Da vera associazione democratica abbiamo dato via ad un sondaggio che ha coinvolto tutti i soci di Alfabeti, al termine del quale la maggioranza ha optato per un bel giallo caldo e carico.
Arruolato Dario, un mio caro amico con due mani e un cuore d’oro, ci siamo messi subito a tinteggiare. Oggi possiamo dire con orgoglio che il lavoro fatto non è stata una semplice tinteggiatura, ma qualcosa… di più! Nel nuovo colore, ribattezzato “giallo irrisolto” (aprendo le tolle ci è sembrato sin da subito “più giallo” rispetto a quello del pantone, ma va bene lo stesso senza indagare!) abbiamo mescolato impegno, cura e tutta la passione per un luogo che ci unisce tutti. È stato bello notare come il giallo si sia subito adattato al verdone degli infissi, come due vecchi amici che si riabbracciano! Rimossi i vecchi pannelli di sughero, sostituiti da nuove bacheche, abbiamo appeso una rinnovata lavagna che ha dato il cambio a quella storica di gesso pur tra il dispiacere di qualche volontario nostalgico. E poi, con l’occasione, abbiamo pure smaltato di bianco gli infissi e la ringhiera che porta in cantina con un bel verde prato. Assicurati i cassoni delle serrande (e già che c’eravamo vuoi non passare una mano anche in cucina, nel bagno ed ai soffitti?), con un gruppo di volenterosi (grazie Marina, Moreno, Francesca e Adriana!) abbiamo infine fatto un bel repulisti in cantina.
Insomma, abbiamo fatto del nostro meglio per accogliere – quando potremo riaprire – volontari, studenti, amici, curiosi e chiunque vorrà nel nostro piccolo grande spazio che resterà aperto per tutti. Perché adesso manca la cosa più importante: voi!
Vi aspettiamo. E speriamo presto.
Stefano Gorni