Un giorno, attratto dai movimenti di una sorta di mercato “etnico” nell’estrema periferia nord di Milano, decisi di partire per l’Ucraina utilizzando il mezzo preferito da chi rientrava in patria: il pulmino privato. Alle sette della mattina stabilita, uno sparuto gruppo di sconosciuti si ritrovò davanti al furgone: due autisti, me e altre quattro persone …