È stata una bellissima festa che ha visto molti volontari della nostra Alfabeti impegnati da giorni per preparare un grande appuntamento con lo scopo di celebrare, lo scorso 23 maggio, i 30 anni di vita della nostra associazione.
30 anni spesi bene
Fu infatti nel 1995 che un gruppetto di persone impegnate a sinistra si rese conto che nella parte popolare del loro quartiere, San Siro, gli stranieri, in particolare arabi egiziani, aumentavano ogni mese e si aggiravano per le strade o andavano al lavoro sui cantieri senza capire né spiccicare una parola di italiano. Da lì a pensare di dar loro una mano insegnando la nostra bellissima ma non facile lingua fu un passo. Dapprima nella sede di Rifondazione Comunista, poi in uno scantinato e, dopo vari passaggi, ecco l’associazione approdare in via Abbiati, in un ex negozio affittato dall’Aler, proprietaria degli stabili di quella parte del quartiere.
Nel frattempo si era deciso di dare un nome alla sorgente associazione. E quale nome più immediato e logico di “Alfabeti”? Da lì anche la decisione di darsi una struttura legale con tanto di statuto depositato da un notaio e la nascita della onlus “Associazione Alfabeti- Scuola popolare di italiano per stranieri”. Intanto si dà vita anche a una sezione separata, la Scuola Donne del mattino, perchè quegli immigrati, una volta radicati, fanno arrivare le loro donne con i figli, nascono i bambini, le generazioni crescono e questa scuola, tutta al femminile, accoglie anche mamme e bambini in età prescolare.
Passano gli anni, il nome di Alfabeti comincia a essere conosciuto oltre San Siro. Ecco arrivare immigrati da altri quartieri a studiare da noi. E nuovi volontari aggiungersi. Fino ad arrivare ai numeri di oggi che fanno di Alfabeti una delle scuole popolari di italiano più numerose di tutta Milano, e radicata in quello che è il quartiere più multietnico di tutta la città.

Una festa per celebrare 30 anni di impegno
Trent’anni sono volati e vanno giustamente celebrati. E quindi, ospitati nella sede del CSI (Centro Sportivo Italiano) che altro non è che la sede dell’ex mercato comunale in piazzale Selinunte, ecco la “macchina da guerra” dei nostri volontari addobbare lo stanzone con festoni e palloncini, organizzare un catering e allestire un grande buffet di salatini, dolci e bevande. Dalle 18:30 studenti e studentesse (alcune anche mamme con bambini scatenati), volontarie e volontari, amici delle altre associazioni del quartiere e rappresentanti politici iniziano ad affollare il salone.Il saluto a tutti viene porto dal nuovo presidente appena eletto di Alfabeti, Carlo Caifa, che dopo aver presentato tutto il nuovo Consiglio Direttivo, ricorda in sintesi la storia di Alfabeti. La parola va poi a Carla Castelli, una delle fondatrici di Alfabeti che, circondata da un gruppetto di vecchi compagni e co-fondatori, ha ricordato come e perché decisero di fare quella scelta ormai lontana di volontariato che tanto ha dato al quartiere e ai suoi nuovi abitanti.
A questo punto ha preso la parola Lamberto Bertolè, assessore del Comune di Milano al Welfare e alla Salute, che non solo ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, ma con un intervento pregnante ha ringraziato Alfabeti per il suo impegno definito “molto importante” ma ha anche rivendicato l’impegno del Comune nell’accoglienza ai migranti in città con la nascita del nuovissimo “Milano Welcome Center”, finalmente un punto di accoglienza, inclusione e indirizzo per l’immigrato che arriva in città. Bertolè ha concluso ricordando l’importanza del prossimo referendum sulla cittadinanza che vuole ridurre da 10 a 5 anni il tempo per ottenere la cittadinanza italiana da parte di uno straniero; il tutto, ha sottolineato l’assessore, in un quadro normativo disastrato che fa di tutto per rendere l’integrazione dello straniero nella nostra società una vera corsa a ostacoli.
Altri saluti dell’amministrazione comunale sono stati portati da Diana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano con Delega Lavoro e Politiche Sociali della Città Metropolitana Milano e dall’assessore all’edilizia residenziale e pubblica Fabio Bottero.
Parola finale a Silvia Fossati, presidente del Municipio 7 accompagnata da Roberta Lamberto, assessora del Municipio 7 alle politiche sociali, mobilità, urbanistica, sviluppo economico. A loro va un particolare ringraziamento di Alfabeti per il grande impegno profuso nel sostenere la nostra festa in segno anche di riconoscenza da parte loro per l’impegno e il ruolo che la nostra associazione svolge in quartiere. Riconoscenza che, a sorpresa, si è concretizzata in una inaspettata targa ufficiale che appenderemo di sicuro orgogliosi in sede appena i lavori di ripristino saranno conclusi.
È arrivata così l’ora di aprire il buffet e subito dopo dare il via al concerto offerto dall’ensemble CeVoCê, un trio di voci femminili che, accompagnate da strumentazione, si è esibito in un giro di musiche dal mondo, in particolare sudamericano, con preziose armonizzazioni vocali. Un grazie finale poi al nostro avvocato Anna Foglia, presente alla festa, che da anni ci segue volontariamente fornendoci assistenza, pareri legali e soprattutto vera amicizia. La stessa che si respirava tra i nostri volontari e i nostri studenti alla fine di un anno scolastico di studi sì, ma anche di grande rapporto umano.
di Giovanni Pianetta