È ormai una tradizione per Alfabeti partecipare alle feste di via o piazza con un proprio banchetto per la vendita di libri usati. Così come è un’antica tradizione per il quartiere periferico milanese di Baggio, che fa parte del nostro municipio, festeggiare a ottobre la propria storia. E così, domenica 15 ottobre, armati del “nostro” tendone (che sempre amabilmente ci presta il papà della nostra volontaria Laura e che ringraziamo calorosamente), di tavoli e sedie, ma soprattutto di cartoni e cassette pieni di libri, siamo partiti per via delle Forze Armate che, per chi non lo sapesse, è una via lunghissima che inizia alla periferia sud est di Milano per finire appunto a Baggio.
Quest’anno, complice una giornata bellissima e calda, la folla era straripante fin dal mattino. La sagra non è una cosa limitata, ma occupa tutto il centro della vecchia Baggio (che ha la struttura di un antico borgo di campagna, dato che lo era prima di essere assorbita dall’espansione della città) e decine e decine di banchetti, come sagra comanda, affollavano le vie strette.
Al mattino Alessandro, Felicia e Paola hanno montato le attrezzature e scaricato i libri (ne abbiamo un sacco nella nostra cantina che la generosità dei sostenitori e simpatizzanti della nostra onlus chi ha regalato). A loro si sono poi aggiunti Bianca e Giorgia. Mentre al pomeriggio è stato il turno di Agostino, Donatella, Marina (col marito che è il nostro “forzuto”), Giuseppe, Gianni e infine Moreno. Al presidente di Alfabeti (così impara ad arrivare per ultimo…) è infatti toccato pure l‘ingrato compito di caricare (mica da solo!) i libri avanzati sulla sua macchina, libri e materiale da riportare in sede. Grazie al grande afflusso di visitatori, l’incasso è stato positivo, tenendo conto che i nostri prezzi sono davvero minimi: 2 euro un libro, 5 per tre.
Importante sottolineare che i mercatini e le sagre non sono solo un modo per autofinanziarci (viste le nostre miserande entrate…), ma anche un modo per far conoscere Alfabeti e il compito che si è data. Quindi preparatevi, che altre sagre non mancheranno…
Gianni