E così, sabato 18 giugno, si è svolta l’atto forse più significativo della vita sociale di Alfabeti: la chiusura dell’anno scolastico e la consegna degli attestati di frequenza ai nostri studenti che provengono dai quattro angoli del mondo e che hanno trovato, in questo angolo del popolare e popoloso quartiere milanese di San Siro, uno spazio non solo per apprendere l’italiano scritto e parlato, ma pure un momento di socializzazione, di integrazione, di accoglienza e di interesse verso le loro vite che spesso sono state e sono tuttora travagliate. Questa volta poi la festa ha assunto un significato particolare perché è caduta in un anno tutto speciale: quello del ventesimo anniversario di fondazione della nostra onlus Alfabeti. E infatti “Venti di Alfabeti” era proprio, giocando sul doppio significato della parola venti, il titolo dato a uno degli eventi che hanno contraddistinto questo ventennale: il concorso letterario ideato e organizzato dalla nostra Wally Festini Harris e rivolto a tutti i volontari della onlus per raccontare Alfabeti attraverso i loro occhi e le loro parole. Wally ha voluto coinvolgere una sua cara amica, la scrittrice Erminia Dell’Oro, che insieme a lei ha composto la giuria esaminatrice. Così alle 19 di giovedì 18, ecco arrivare volontari e i primi studenti per la premiazione. Il primo premio se lo è portato a casa Alessandro Bertoli con lo scritto “Il quaderno di Alfabeti”, secondo premio a Fabio Capoccetti con “Frank al lunedì arriva sempre più tardi” e terzo premio ex aequo a Sabrina Merola per “Qual è la capitale dell’Afghanistan?” e Gioconda Rainero con “Guarda…guarda”.
Nel frattempo cresceva l’attesa perché era stata assicurata la presenza della vice-sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris per la consegna degli attestati. E infatti, poco dopo le 20, eccola arrivare: modi tranquillissimi, quasi spicci, nessuna formalità, è stata lei stessa a suggerire di attendere un po’ per l’arrivo degli studenti musulmani, per cui era scattato proprio quel giovedì l’inizio del Ramadan, per cui fino al sorgere della luna non sono ammessi non solo cibi e bevande, ma anche i divertimenti. Intanto la vice-sindaco ha voluto informarsi sulle condizioni disagiate della nostra sede, sino al punto di scattare lei stessa foto con il suo cellulare. E mentre poi arrivavano in sede i ragazzi musulmani, chi era di altra fede ha dato l’assalto al buffet preparato con cibi portati sia dai volontari che dagli studenti (tranquilli: anche i musulmani hanno avuto da mangiare scattata l’ora giusta….).
Prima di consegnare gli oltre 70 attestati agli studenti che se lo sono meritato con la loro frequenza assidua, la vice-sindaco De Cesaris, indossata la fatale fascia tricolore a tracolla, ha rivolo un breve ma significativo saluto agli studenti: “Imparare l’italiano è importante” ha chiarito De Cesaris, ” perché solo così potrete rispondere a chi vi vuole denigrare e naturalmente anche per avere un’opportunità di lavoro, quindi bravi voi che venite qui ad apprendere la nostra lingua”. Alla fine del breve intervento la vice-sindaco ha rivolto un’esortazione molto significativa: “E mandate i vostri figli nelle nostre scuole!”.
Terminata la consegna, tra strette di mano e fotografie a go-go, la presidente di Alfabeti Sara Pupillo, che aveva chiamato uno per uno gli studenti affiancata da Laura Barcellona, la coordinatrice dei corsi serali, ha consegnato alla vice-sindaco qualche “ricordo” della serata: anzitutto la tessera di socia onoraria, una copia dei libro che contiene i racconti del concorso letterario, un volumetto che spiega la storia della nostra “Scuola delle Donne” e naturalmente la nostra bellissima sporta in juta. E poi un regalo tutto al femminile tra donne: le nostre studentesse eritree, un bel gruppo di signore tutte in abito etnico bianco, ha consegnato alla De Cesaris il loro tradizionale velo bianco in garza-cotone.
Finito? Più o meno. Perché tra chiacchiere, musica a palla, tanti “Ci vediamo a settembre!” ecco che una coppia si è fatta largo nella stanza e al suono di una milonga passionale si è allacciata in un tango magistrale. Del resto, tra gli eventi per il ventennale c’era stato pure il corso di tango (cosa non si fa per tirare su qualche euro!…) e così Laura, avvinghiata al maestro Ulyano, ha dato prova che lei il corso l’aveva preso davvero sul serio…
Gianni